La camminata nel Tango

La camminata nel Tango

Il passo, quando si balla tango Argentino, è scandito dalla camminata, un elemento base comune per quasi tutti i percorsi didattici dei principianti.

Quando si frequenta per la prima volta le lezioni dimostrative dei corsi di tango Argentino, non è raro vedere indugiare i maestri sulla camminata.

Camminare, quando si balla tango, è probabilmente la cosa più importante che l’aspirante ballerino deve saper fare fin dalle prime lezioni.

Al di là delle singole capacità e dei talenti, una buona scuola di Tango, dovrebbe insegnare bene la camminata in 4-6 lezioni.

Il cambio peso nel Tango prima della camminata

Prima di iniziare a fare la camminata, si deve essere padroni del cosiddetto “cambio peso”.

Il cambio peso infatti, consente a colui che guida il ballo, di partire con il piede che punta la gamba libera della ballerina.

Quando cioè, il ballerino inizia la camminata del tango con il piede destro, la ballerina deve avere la gamba sinistra libera dal peso del corpo.

All’inizio, i principianti del tango, per capire su quale gamba posa il peso corporeo, fa oscillare la ballerina da destra a sinistra e viceversa.

Una volta che si diventa padroni di questo meccanismo, si capisce quale sia la gamba libera della ballerina in modo del tutto naturale.

Ovviamente, una volta appreso come iniziare la camminata, si deve apprendere anche come questa la si debba fermare quando si vuole o per necessità.

Nelle Milonghe, ci sono coppie che durante la serata ballano facendo uso semplicemente della camminata divertendosi moltissimo.

Questo succede perché nel tango, anche il semplice camminare, coinvolge tutta una serie di elementi come l’abbraccio, la connessione e la passione.

Se ancora non si è padroni della tecnica o si conoscono pochi passi, nessun problema, è sempre possibile ballare in armonia e con grande soddisfazione.

I principianti, dovrebbero prestare molta attenzione all’insegnamento della camminata e chiedere ai maestri del loro corso, di correggerli negli inevitabili errori.

Stare in asse nel Tango

Un altro aspetto che i maestri di livello superiore non smettono mai di insegnare e di correggere è la capacità di stare in asse.

Camminare senza stare in asse significa, il più delle volte, essere un peso per l’altro costringendolo a fare forza per rimanere in piedi.

Ogni ballerina e ballerino di tango, deve stare sul proprio asse, essere cioè capace, di camminare senza appoggiare il peso sull’altro.

Una volta appresi bene questi due elementi, non bisogna pensare di metterli da parte per passare ad altro.

Una scuola di Tango Argentino con un programma didattico serio, prevede ad ogni lezione, il ripasso sia della camminata che dello stare in asse.

Conclusione

La camminata riveste nel tango la stessa importanza che ha nella vita di tutti i giorni.

Se non si sa fare la camminata, nel tango non ci si può muovere. Se non si stare sul proprio asse mentre si balla, si è di peso per gli altri.

Questi concetti, all’apparenza molto semplici, quando sono da coordinare con la musica e con il movimento altrui, possono rappresentare qualche difficoltà.

Mediamente, la camminata nel tango la si apprende in poche lezioni, nel giro di un mese o poco più.

Una volta appresa, si effettua un ripasso di qualche minuto ad ogni successiva lezione fintanto che non diventa un meccanismo automatico.

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