Milonga costi e ricavi
Organizzare una serata di tango Argentino è divertente ma bisogna fare attenzione alle spese, una Milonga ha costi e ricavi di cui tener conto.
Il mondo del tango Argentino, seppur in espansione, conta un numero di partecipanti ancora esiguo rispetto ad altri balli, vedi i latino americani ad esempio.
Se balli tango da qualche anno e hai spirito di iniziativa, potresti aver pensato di organizzare una Milonga chiedendoti quali sono i costi e ricavi.
Il tango Argentino è poco più di un ballo di nicchia, tuttavia, le persone che lo praticano, macinano anche molti chilometri per un evento.
Chi può organizzare una Milonga
Prima di vedere i costi e i possibili ricavi di un evento di Tango, vediamo chi ha titolo per organizzare una Milonga.
Il movimento tango in Italia, si è via via sviluppato grazie alle Associazioni, prima culturali e divenute poi nel tempo, Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD).
Gli imprenditori che entrano nel mondo del Tango come organizzatori di eventi sono pochi, il motivo è l’esiguo numero di praticanti.
Promuovere il tango a mezzo di un’associazione, sportiva o culturale, comporta dei vantaggi fiscali che consentono di contenere le spese altrimenti insostenibili.
Un privato quindi, affittando una struttura idonea e dotandosi di regolare licenza Siae, potrebbe organizzare la Milonga, la serata di ballo del tango. Rispetto alle Associazioni tuttavia, i costi per il privato sarebbero all’incirca pari al doppio a fronte dei medesimi ricavi.
I vantaggi delle Associazioni nell’organizzare la Milonga
Un’associazione culturale o ASD, potrebbe organizzare una Milonga per i propri soci e, se affiliata ad un circuito nazionale del CONI, anche per gli affiliati.
In questo caso, oltre ai vantaggi di una minore tassazione dei ricavi, vedrà applicate aliquote Siae più basse a seconda della convenzione stipulata dal Coni.
La quota pagata per partecipare all’evento da soci e affiliati, è considerato un contributo.
Un contributo subisce un trattamento fiscale molto meno oneroso rispetto ad un biglietto di ingresso.
Altro aspetto da non sottovalutare è l’assicurazione base che spetta ad ogni ballerino con la sottoscrizione della tessera sociale. Tale assicurazione, in parte, lo tutela in caso di infortunio accusato durante la Milonga.
Anche se l’evento è organizzato solo per soci e affiliati, nulla vieta all’Associazione di poter far entrare anche i non soci. In questo caso tuttavia, all’ingresso si deve rilasciare una fattura o scontrino numerato fiscale che comporterà una tassazione equiparabile ad un evento pubblico.
Costi e ricavi Milonga
La voce più importante riguardo i costi è solitamente quella che riguarda l’affitto della sala o locale dove si svolgerà la Milonga.
Il locale deve essere idoneo allo svolgimento di un evento da ballo, munito delle necessarie autorizzazioni di legge che possono variare per privato o associazione.
L’affitto di una sala o di un locale, dipende da diversi fattori tra cui i più importanti sono:
- Grandezza;
- Finiture e arredamento;
- Dotazione impianto audio e luci;
- Struttura principale ospitante;
- Città.
Una sala da ballo da 150 persone circa può costare da un minimo di 200,00 euro fino a 6/700 euro, oltre si va fuori budget.
Altra voce di spesa, solitamente importante, è quella relativa al Tdj della serata. Il costo del Dee Jay del Tango varia anch’esso a seconda di determinati fattori come:
- Riconosciuta bravura (molto richiesto);
- Distanza dal luogo dell’evento;
- Eventuale pernotto.
Un Tdj mediamente bravo ha un ingaggio che si aggira mediamente sui 150,00 euro a cui vanno aggiunte le spese di viaggio e dell’eventuale pernotto.
La licenza Siae per effettuare una serata dedicata a scoi e affiliati per un massimo di 100/150 persone si aggira sui 100 euro.
Se la sala è dotata di bar e questo viene gestito direttamente dalla struttura, si ha una voce in meno nell’elenco delle spese.
Diversamente, se si deve organizzare un open bar, il costo per stuzzicherie varie e per le bevande, solitamente analcoliche, si aggira intorno ai 100 euro.
Infine, le varie ed eventuali che possono essere il talco per il pavimento e qualche disinfettante per le mani, un totale di 20 euro circa.
Ricapitolando, ipotizzando una Milonga per 150 persone, avremmo:
- Costo sala 200 – 6/700 euro;
- Tdj 150 euro più viaggio ed eventuale pernotto;
- Siae 100 euro;
- Open bar 100 euro;
- Varie 20 euro.
Ricavi Milonga
La voce ricavi di una Milonga per soci e affiliati è formata esclusivamente dal contributo di ogni associato e affiliato, solitamente fissato in 10 euro.
Presumendo una buona partecipazione, stimata in 130 persone, avremo un totale di 1.300 euro. Altri introiti non sono previsti giacché, anche l’eventuale open bar, dovrebbe avere un carattere assolutamente gratuito.
Conclusione
Organizzare una Milonga per soci e affiliati, ha costi e ricavi che, se ben calcolati, può consentire un piccolo guadagno.
Ricordiamo che, le ASD e le Associazioni culturali, non possono distribuire gli utili ma possono retribuire chi lavora con la formula della prestazione occasionale.
Il numero medio dei partecipanti alla Milonga dipende dalla contemporaneità sul territorio di altri eventi simili.
Se nel raggio di 50 chilometri sono in programma nello stesso giorno due Milonghe, è probabile che nessuna raggiunga i numeri per coprire le spese.
Diverso è il discorso per le Maratone i Raduni di tango che, se ben organizzati, hanno sì costi maggiori ma restituiscono ricavi di tutt’altro tenore.
Certo che certe Milonghe a 15 o 20 euro gridano vendetta.
Articolo esaustivo.
Tutti i tangheri dovrebbero tenerlo a mente a fare scelte consapevoli.
Buon tango a tutti.
Mi sono ripromessa di non foraggiare chi specula sulle altrui passioni. Il giusto guadagno mi sta anche bene ma quando subodoro l’esagerzione del prezzo in relazione al prodotto offerto, preferisco fare altro. Certi organizzatori, si fanno un paio di eventi l’anno solo per riempire il cassetto, altri, passano all’incasso con cadenza settimanale. Chi sta agli inizi spesso non si rende conto di finire lentamente in un tritacarne…anzi, tritasoldi.
Buongiorno a tutti. Mi occupo di tango da vari anni e tra le altre cose organizzo milonghe. Tra i vari costi, chi ha scritto l’articolo, si è scordato di comprendere il lavoro di chi organizza…individuare un posto contattare il dj e divulgare l’evento (alcune cose che mi vengono in mente, ma di certo ne mancano alcune). Al costo del dj vanno aggiunte le spese di viaggio e in genere un pasto. Spesso nelle milonghe almeno l’acqua è inclusa nel contributo di entrata e non di rado anche stuzzichini o dolcetti di cui i tangueri sembrano non poterne fare a meno. Il costo di un locale a 50:euro è una vera rarità…Si possono pagare anche 300 euro per un locale con più servizi. Non sempre l’impianto audio è disponibile pertanto o l’organizzatore ha il proprio ( ovviamente ciò ha avuto un costo) oppure deve prenderlo in affitto…e anche questo ha un costo. Secondo voi la persona che in genere sta all’entrata sta lì per amore del tango (quindi non balla ma vi accoglie tutti preferibilmente con un genrile sorriso)oppure è auspicabile che guadagni anche lei per il tempo in cui lavora? Infine ultima nota…ma se chi organizza ha anche studiato la musica, acquistato la musica ecc perché non dovrebbe essere considerato come costo visto che presta un servizio di professionalità in cui ha investito tempo e denaro? Forse stiamo parlando di due cose diverse, chi ha scritto l’articolo magari si riferisce a milonghe “casalinghe’ e allora la cosa ci può stare, ma se parliamo di serate organizzate con professionalità allora rientrare nei costi sopra descritti è una cosa rarissima ( quindi può raramente accadere) Come ogni frequentatore di milonghe ha un lavoro per cui esige giustamente rispetto e un corrispettivo in denaro, così anche chi organizza e lavora nel tango merita ugualmente rispetto e un dignitoso guadagno. Nessuno dovrebbe speculare sulle altrui passioni…ma gentile signora anche se la sua passione fosse cucinare dovrebbe pagare pentole cibo e fuoco per cucinare. E dovrebbe ringraziare chi le vende prodotti di buona qualità. Auspico scelte consapevoli di tutti i tangueri soprattutto sul tango di qualità (ballo, organizzazione ecc)e non su chi si improvvisa, appunto, solo per facili guadagni. Non è mia intenzione polemizzare ma cercare di dare un contributo onesto in base alla mia personale ma lunga esperienza a un tema che mi sta a cuore e di cui leggo spesso valutazioni erronenee sicuramente fatte in buona fede. Mi scuso per la lunghezza di quanto espresso e auguro a tutti buon tango.
Ciao Laura, rispondiamo volentieri alle tue osservazioni
1) Se è una A.S.D. il lavoro per organizzare dovrebbe essere di tipo “volontariato”, se invece lo si fa per avere un utile si dovrebbe stare sul mercato accettando le regole che esistono per discoteche, sale da ballo etc.
Di una A.S.D. non si può prendere solo le agevolazioni fiscali e la semplicità di gestione.
2) (l’articolo non prende in considerazione grandi eventi, si parla di Milonghe più o meno istituzionali – il pasto del Tdj non mi risulta venga pagato, d’altra parte mi pare impossibile sapere quanto e cosa mangi, se invece l’organizzazione lo invita a cena rientra in un atto di galanteria – sul rimborso spese di viaggio dipende ovviamente dalla distanza, a volte sono richieste altre no, facendo la media ci è parso giusto mettere quella cifra)
3) Riguardo caramelle e dolcetti, il post lo specifica nel paragrafo dedicato alla organizzazione di Milonga con Open Bar
4) Riguardo all’affitto del Locale
Chiariamo: Se la scuola ha un affitto periodico di un locale, solitamente, il prenderlo per una sera, costa molto meno rispetto all’affitto una tantum. In questo caso, è specificato il tipo di locale che non è certamente la sala da 300 euro.
5) Riguardo l’impianto audio
Affittare 2 casse da 400 watt costa non più di 50 euro ma solitamente, la scuola o il locale, l’impianto lo comprano e lo ammortizzano nel tempo. Vogliamo mettere una quota di 5 euro ad evento? Va benissimo.
6) Riguardo il personale di accoglienza
Nessuno dice che non debba guadagnare, anzi, è auspicabile che venga pagato, sarebbe anche interessante sapere se e come viene pagato, se regolarizzato etc.
7) Se l’organizzatore fa anche il Tdj, non è un costo fisso, è evidente no?
8) Guardi, i costi elencati sono assolutamente attendibili e sperimentati direttamente. Il punto pareggio della gran parte degli eventi non supera le 40 unità di persone, il resto diventa guadagno. Nessuno dice che chi organizza lo debba fare gratis, tuttavia, se si dà vita ad una Associazione Senza Scopo di Lucro, se si usufruisce di GRANDI agevolazioni fiscali, ci sono determinati paletti da rispettare e c’è un’idea di fondo che va rispettata, non perseguire nessun tipo di guadagno personale. Organizzare non è cosa facile, ci sono anche delle responsabilità che vengono assunte e di cui si deve render conto ma quando si tirano fuori Milonghe settimanali che hanno come unica variante il Tdj, ad un determinato prezzo di ingresso, allora i tangheri sono chiamati ad una valutazione consapevole. Si può arrivare a chiedersi perché se in un locale, con un’ottima organizzazione, servizi più che buoni, Tdj sulla media, si paghi 4 euro mentre in un altro di qualità anche inferiore si debba pagare quasi il doppio.
Grazie per il tuo contributo.
Buonasera Laura,ho letto con piacevole attenzione quanto da lei pubblicato, (risalente ormai al giugno scorso),le scrivo per sapere se le potesse interessare contattarmi a brevissimo giro,poichè ad agosto inaugurerò un ristorante con un giardino estivo e lounge bar,provvisto anche di apposito spazio dedicato,dove ho intenzione di organizzare una/due milonghe/mese e potrei volermi avvalere della sua esperienza e della sua collaborazione.
Stò parlando della provincia di Mantova,può interessarle?
Attendo suo riscontro,grazie!
Buonasera Laura,ho letto quanto da lei pubblicato,lo trovo di interesse e,dato che sto organizzando milonga all’aperto per il mio ristorante di prossima apertura (una/due sere/mese),le andrebbe di contattarmi per potermi avvalere della sua collaborazione?
Attendo suo riscontro,grazie!